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Il Progetto #SafeWork scaturisce dalle analisi effettuate nel tempo da ONBSI, coinvolgendo sistematicamente le aziende e gli stessi lavoratori del settore dei Servizi di Pulizia, Servizi Integrati/Multiservizi, alcune delle cui risultanze hanno trovato corrispondenza nelle priorità e aree tematiche delineate dall’avviso pubblicato dall’INAIL per finanziare interventi nazionali di sensibilizzazione.

Le analisi effettuate, in alcuni casi differenziate per target di destinatari, hanno permesso di rilevare e verificare una molteplicità di informazioni, anche tendenziali, sullo stato dell’arte del Settore in materia di salute e sicurezza e le loro risultanze sono confluite anche nella realizzazione di linee guida e disciplinari sulla sicurezza che certamente consentono di incidere positivamente sul livello di consapevolezza e sulla cultura in materia di sicurezza dell’intero Settore.

In particolare, le analisi hanno permesso di rilevare il livello di recepimento della normativa in materia di sicurezza e di rappresentare il grado di maturità del Settore rispetto all’implementazione dei diversi e integrati Sistemi di Gestione certificabili in ottemperanza alle varie normative ISO.

Per le modalità con cui sono state progettate e somministrate, in alcuni casi le rilevazioni effettuate hanno anche consentito di contribuire in tempo reale alla sensibilizzazione degli attori coinvolti. Un esempio degno di nota è il sondaggio somministrato direttamente alle lavoratrici e ai lavoratori del comparto sotto forma di vignette a scelta multipla, finalizzato a testarne la consapevolezza rispetto all’organizzazione aziendale per la sicurezza e ai “comportamenti sicuri” e corretti da adottare nell’espletamento delle proprie mansioni.

Le stesse analisi non hanno d’altro canto evidenziato grandi iniziative di sensibilizzazione destinate alla prevenzione dell’errore umano. Nonostante l’analisi dell’andamento infortunistico del Settore attribuisca al fattore umano una responsabilità predominante nella maggior parte degli incidenti o dei quasi-incidenti, infatti, tendenzialmente alla prevenzione dell’errore umano vengono deputate solo procedure ed istruzioni aziendali. Poco diffusa è risultata anche la gestione e l’analisi dei quasi incidenti (near miss) e, nell’espletamento delle loro tipiche mansioni, le stesse lavoratrici e gli stessi lavoratori non sempre palesano una vera capacità di analisi e discernimento.

L’importanza della consapevolizzazione di lavoratrici e lavoratori

In un gran numero di casi, la causa principale degli eventi avversi è riconducibile a una non corretta percezione dei rischi, anche di origine esterna, da parte dell’organizzazione e in primis delle lavoratrici e dei lavoratori. La loro consapevolezza e partecipazione, dunque, rappresentano un presupposto fondamentale per la realizzazione di un efficace sistema di prevenzione e per il suo miglioramento continuo.

È valutazione condivisa che nessun sistema preventivo potrà mai essere realmente efficace senza l’indispensabile coinvolgimento attivo dei lavoratori. Solamente la loro consapevolezza dei fattori di rischio può rafforzare e rendere efficaci regole e comportamenti orientati alla salvaguardia della salute e sicurezza e garantire la loro piena partecipazione alla prevenzione, alla protezione e alla gestione delle emergenze.

L’assunto è ancora più valido quando ci si sposta dalla prevenzione dei rischi strettamente connaturati alle mansioni all’insorgenza di fenomeni esterni (si pensi ai casi di infortunio sul lavoro da contagio con virus Sars-CoV-2, molti dei quali hanno avuto esito mortale) o, ancora di più, all’ambito molto più subdolo e impalpabile di pratiche e comportamenti che possono anche miratamente colpire persone di uno specifico genere, che inaccettabilmente “si prefiggano o causino o possano comportare un danno fisico, psicologico, sessuale, o economico riconducibili all’ambito delle molestie e delle violenze”.

Tornando alle analisi effettuate sul Settore, su quest’ultimo punto non sono stati rilevati interventi specifici su rischi di genere (eccetto che per la tutele delle lavoratrici in gravidanza) o legati all’ambito molestie e violenze sul luogo di lavoro.

L’importanza della sensibilizzazione sui rischi di genere nel Settore dei Servizi di Pulizia, Servizi Integrati/Multiservizi

Il fenomeno della violenza e delle molestie è significativo in Italia, anche in ambito lavorativo. Occorre pertanto intervenire sulle cause all’origine e sui fattori di rischio, “ivi compresi stereotipi di genere, forme di discriminazione multiple e interconnesse e squilibri nei rapporti di potere dovuti al genere”. È a tal fine essenziale coinvolgere il più ampio numero di lavoratrici e lavoratori in iniziative di formazione e percorsi di sensibilizzazione che vadano ad approfondire tali aspetti, spesso ignorati o gravemente e colpevolmente sottovalutati.

Le stesse ricerche svolte nel Settore da alcune associazioni attive sul tema delle molestie e violenze di genere (Associazione Artemisia, centro Antiviolenza, Associazione Frida, etc.) hanno evidenziato come il settore dei Servizi di Pulizia, Servizi Integrati/Multiservizi sia uno tra i più esposti a tali fenomeni. Una percentuale significativa dei casi rilevati riguarda eventi avvenuti a danno di lavoratrici addette alle attività di pulizia, molti dei quali avvenuti in orario serale o mattutino, quando i locali dell’impresa erano vuoti, oppure raggiungendo un parcheggio ed esponendosi a un rischio di aggressione proprio in ragione della prestazione resa in orari poco frequentati o in un contesto isolato.

Gli obiettivi del Progetto #Safework

Le considerazioni esposte hanno coerentemente orientato la scelta progettuale di sviluppare attività, capaci di coinvolgere il più elevato numero di destinatari, finalizzate a generare una forte sensibilizzazione sulle due aree tematiche individuate:

  • organizzazione e percezione del rischio nel contenimento degli eventi avversi;
  • violenze e molestie.

Tali attività hanno l’obiettivo di fornire ai partecipanti agli interventi, ossia alle lavoratrici e ai lavoratori addetti alle imprese dei Servizi di Pulizia, Servizi Integrati/Multiservizi, gli strumenti che possano creare i presupposti per una corretta percezione, individuazione e segnalazione dei rischi durante lo svolgimento delle proprie attività lavorative, sviluppando specifici focus sui rischi derivanti da eventi avversi e su pratiche e comportamenti che contraddistinguono le varie forme di molestia e violenza e indicando misure adottabili per prevenire tali fenomeni sul luogo di lavoro.

Nel Settore, caratterizzato da un elevato turnover, da frequenti subentri d’appalto e da una conseguente alta migrazione del personale tra aziende, promuovere la consapevolezza delle lavoratrici e dei lavoratori è l’unica strada per garantire una maggiore tutela della salute e sicurezza, incrementare il benessere lavorativo, garantire un ambiente di lavoro sano, privo di fattori di discriminazione e di qualsiasi forma di violenza, fisica o psicologica, e migliorare la produttività e la qualità delle prestazioni, riducendo, allo stesso tempo, il rischio di infortuni e malattie professionali.

Il quadro normativo di riferimento e le certificazioni per le aziende

È opportuno inoltre sottolineare che:

  • ai fini della parità di genere “sono considerate discriminazioni anche le molestie, ovvero quei comportamenti indesiderati, posti in essere per ragioni connesse al sesso, aventi lo scopo o l’effetto di violare la dignità di una lavoratrice o di un lavoratore e di creare un clima intimidatorio, ostile, degradante, umiliante o offensivo” (Codice delle pari opportunità D.Lgs, 11 aprile 2006, n. 198 e s.m.i.);
  • la Legge n. 162 del 5 novembre 2021 ha sancito l’obbligo, per le aziende con più di 50 dipendenti, di trasmissione del rapporto biennale sulla parità di genere, poi regolamentato dal D.L del 29/03/2022, e introdotto nel nostro ordinamento (art. 46 bis) ,a partire dal 1° Gennaio 2022, il processo di certificazione della parità di genere quale misura volta a promuovere una maggior consapevolezza sul tema della gender equality, in linea con la Missione 5 “Inclusione e Coesione” del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) secondo il quale, entro il 2026, almeno 800 aziende dovranno ottenere la certificazione e beneficiare delle agevolazioni collegate;
  • l’introduzione della certificazione e delle collegate agevolazioni avvia un percorso sistemico di cambiamento culturale che, dal semplice e puro rispetto dei principi costituzionali di parità e uguaglianza, vira verso l’adozione di politiche economiche e fiscali mirate ad agevolarne il recepimento e lo sviluppo;
  • il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le pari opportunità, n. 152/2022, ha definito i parametri per il conseguimento della certificazione della parità di genere da parte delle imprese individuando come prassi di riferimento la UNI/PdR 125:2022 “Linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere” che prevede l’adozione di specifici KPI (Key Performance Indicator – Indicatori chiave di prestazione) inerenti alle politiche di parità di genere nelle organizzazioni;
  • la UNI/PdR 125:2022 prevede espressamente (al punto 6.3.2.6, “Attività di prevenzione di ogni forma di abuso fisico, verbale, digitale (molestia) sui luoghi di lavoro”) che, “In relazione alle proprie politiche e risorse, l’organizzazione deve dare piena attuazione alle previsioni di legge e agli accordi collettivi, sottoscritti dalle organizzazioni imprenditoriali cui aderisce, in materia di contrasto alle molestie sui luoghi di lavoro. In particolare, l’organizzazione deve:
    • individuare il rischio di ogni forma di abuso fisico, verbale, digitale (molestia) alla luce della Salute e Sicurezza sul Luogo di Lavoro;
    • preparare un Piano per la prevenzione e gestione delle molestie sul lavoro;
    • prevedere una specifica formazione a tutti i livelli, con frequenza definita, sulla “tolleranza zero” rispetto a ogni forma di violenza nei confronti dei/delle dipendenti, incluse le molestie sessuali (sexual harassment) in ogni forma;
    • prevedere una metodologia di segnalazione anonima di questa tipologia di accadimenti a tutela dei/delle dipendenti che segnalano;
    • pianificare e attuare delle verifiche (survey) presso i/le dipendenti, indagando se hanno vissuto personalmente esperienze di atteggiamenti di questo tipo, che hanno provocato disagio o turbamento, all’interno o nello svolgimento del proprio lavoro all’esterno (atteggiamenti sessisti, comportamenti o situazioni di mancanza di rispetto);
    • valutare gli ambienti di lavoro anche da questo punto di vista;
    • prevedere una valutazione dei rischi e analisi eventi avversi segnalati;
    • assicurare una costante attenzione al linguaggio utilizzato, sensibilizzando una comunicazione il più possibile gentile e neutrale.

Inoltre, la UNI/PdR 125:2022 prevede che l’organizzazione, ai fini dell’ottenimento della certificazione, si doti di “referenti e prassi aziendali a tutela dell’ambiente di lavoro, con particolare riferimento ed episodi di molestie o mobbing”.

La certificazione, una volta ottenuta, consente alle imprese di beneficiare di un sistema premiale attraverso:

  • sgravi contributivi riservati alle imprese che siano in possesso della certificazione al 31 dicembre dell’anno precedente a quello di riferimento, nel limite dell’1% dei contributi complessivamente dovuti e di € 50.000 annui per ciascuna azienda (art. 5, c. 1 e 2, L. 162/2021);
  • punteggio premiale per la valutazione, da parte di autorità titolari di fondi europei nazionali e regionali, di proposte progettuali ai fini della concessione di aiuti di Stato a cofinanziamento degli investimenti sostenuti (art. 5, c. 3, L. 162/2021);
  • riduzione del 30% della garanzia fideiussoria per la partecipazione a gare pubbliche (art. 93, c. 7, D.Lgs. 50/2016, modificato dall’art. 34, c. 1, D.L. 36/2022);
  • acquisizione di un miglior posizionamento in graduatoria nei bandi di gara per l’acquisizione di servizi e forniture (art. 95, c. 13, D.Lgs. 50/2016, modificato dall’art. 34, c. 2, D.L. 36/2022).

Perché partecipare al Progetto #Safework

In estrema sintesi, la partecipazione al Progetto #SafeWork consente alle imprese lo sviluppo delle azioni di sensibilizzazione e coinvolgimento propedeutiche:

  • all’efficace implementazione, allo sviluppo e al miglioramento del proprio Sistema di Prevenzione e Protezione;
  • allo sviluppo e al miglioramento di tutti i Sistemi di Gestione certificati, con particolare riferimento a quelli afferenti Salute e Sicurezza (ISO 45001), Responsabilità Sociale (SA 8000 e ISO 26000 ), Parità di Genere (UNI/PdR 125:2022) e Diversity & Inclusion (ISO 30415);
  • al miglioramento della consapevolezza e della partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori;
  • alla riduzione degli indici infortunistici;
  • al miglioramento del benessere lavorativo e, indirettamente, della produttività e della qualità delle prestazioni;
  • a dimostrare attivamente il loro impegno nel contrastare qualsiasi forma di discriminazione, violenza fisica o psicologica e molestia, con il conseguente positivo impatto sull’immagine aziendale;
  • ad agevolare e accompagnare l’implementazione della Certificazione della Parità di Genere (ottenendo le previste valorizzazioni in gara d’appalto e accedendo al sistema premiale illustrato), attraverso lo sviluppo di un piano per la prevenzione di violenze e molestie e la prevista sensibilizzazione e formazione del personale.